Seguendo le modalità tipiche del pensiero duchampiano anche gli operatori gruppali ritengono opportuno mettersi in viaggio portando con loro un modello campionario in scala delle esperienze formali compiute. La mostra immaginaria itinerante assomiglia molto a un pellegrinaggio attraverso cui -coloro che si recano in luoghi della memoria per assecondare un desiderio misitico- rendono grazia del “miracolo” avvenuto, ossia di aver preso co-scienza! La meta di questo viaggio è un luogo topico per i fisici-matematici-geometri: Copenhagen, dove si svolse un episodio fondamentale nel mutamento del pensiero fisico e cioè il Principio di Indeterminatezza. Serrati furono i colloqui tra Bhor e Heisemberg; la storia del loro complicato rapporto è nota e rimanda alla storia di altri complicati e intriganti sodalizi operazionali, che non sono da meno per i valori emotivi che hanno messo in campo.
La valigia blu (colore Klein IKB naturalmente!) ha un suo contenuto programmatico; è piena di sorprese per i partecipanti all’avventura, ed ora in quanto valigia quantistica sorprenderà non poco l’ignaro Ignoto del XX secolo a cui è stata dedicata, in quanto ritrova ciò che vi aveva già riposto, qu-anticamente!
0- Premessa!
Un acrostico tende sempre a semplificare e memorizzare una complessione denominativa. In Alchimas sono presenti tre nomi e una incognita che ne fanno un polinomio, se uno dei termini è tra parentesi quadra significa che agisce sugli altri e va risolto per primo in quanto attrattore, se l’altro termine è corsivo simbolicamente è una funzione, in più se vi è l’aggiunta di una incognita qualsiasi altro elemento risolutore dell’equilibrio, dell’eguaglianza allo O inteso come insieme vuoto-pieno.
Le formule come espressioni di equazione furono escogitate dai greci ed hanno avuto vita tormentosa; sono diventate universali nelle matematiche positiviste settecentesche e si sono rese necessarie nel calcolo e nelle modalità logiche. XYZ sono coordinate che fanno parte del lessico quotidiano, indicano qualcosa che sta in uno spazio tridimensionale e vengono dette assi cartesiani; ABC sono espressioni di enti geometrici rette o punti se sono aperti o vertici quando i segmenti si chiudono in poligoni.
Le metafore sottese al gioco cabalistico-alchematico sono: AL che è il radicale di al-gebra( Alviani), CHI lettera greca che allude al letterario X (Chiggio), MAS scritto in corsivo, funtore che relaziona le funzioni in atto (Massironi), mentre la x da sempre segno di incognita occulta (Landi) altri soggetti Nove Tendencije (come Anonimi del XX secolo)! Essi sono: Gruppo T, GRAV, N, MID, Equipo57, Mari, Munari, Alviani, Graevenitz. Mavignier, Castellani, Manzoni, Christen, Bonalumi, Adrian, Gerstner, Phol, Muller, Picelj, Richter, Sutej, Talmann ed altri ancora che in futuro verranno assimilati nelle procedure.
1- Un denominatore radicale
Al/chi/mas come si evince dalla premessa è sigla, è logo, racchiude una enunciazione ideale e la presenta in formula, contraendo con acrostici i nomi dei portatori di un pensiero geometrizzante: Alviani, Chiggio e Massironi. Essi si considerano un operatore -complessivo- non degli attori individuali riuniti, quali si sono manifestati al sorgere degli anni '60 come gruppi. L’operatore attualizza dei comportamenti sperimentali che si ritenevano esauriti e conclusi nelle vicende artistiche riguardanti le avanguardie. Tale entità complessiva nasce da esperienze comuni sulla percezione derivate dagli studi di Massironi, seguiti agli incontri iterati nel laboratorio di Bolgheri che hanno reso evidente la facilità di reciprocità comunicativa. I soggetti mostravano una sorprendente capacità di rendere prontamente operative le supposizioni. Chiggio da parte sua si era dimostrato in grado di attuare una forte sintesi laboratoriale e lo si riteneva adatto a restituire con una strumentazione da nanotecnologie le concettualità geometriche pensate altrove da Alviani e altri.
Balza evidente che la parte gruppale Al-Chi-Mas si unisca con sommatoria ad una incognita X, che Landi definì negli anni '60 come Anonimo del XX secolo, sottolineando così la caduta dell'individualità artistica romantica ad opera di una assenza del comportamento narcisistico dell'artista. Questo ha favorito una possibile eclettica geometrizzazione del mondo. Nella fase attuale Alchimas ha ampliato l'incognita operazionale fondando un insieme allargato di soggetti (NoveTendencije) ovvero ha inglobato polimorfie . E' a queste visualità primigenie che l'operatore fa riferimento provando nuove accessibilità materiche e modificando ancora il rapporto quantico, quindi problematico, tra “opera-spettatore-artista” e riconsidera ancora opera-aperta l'evento che si trasla programmato nello spazio-tempo computazionale e cognitivo aprendolo alle congetture del contemporaneo.
La formula enunciata precisa ulteriormente, tramite una eguaglianza, quale deve essere il risultato della equazione. Alla soluzione della incognita si presenta uno Zero come insieme vuoto-pieno. Ciò allude e ricollega l’operatore Alchimas alla profonda radicalità del movimento operante in Germania ed Olanda nel 1959, con cui i tre soggetti entrarono in contatto; si intendeva allora come ora dar “luogo”, tramite l'azzeramento, alla riproposta di un’attrezzeria estetica per un “richiamo all'ordine” che aveva avuto dei celebri precedenti!
2- Congetturare, fase evolutiva del pensiero innovativo
L'arlecchino dalle cento pezze colorate è il simbolo di una visione del mondo che attraversa la Francia dei primi del '900 sottolineato da un richiamo all'ordine indicato da Jean Cocteau come superamento delle nefandezze della guerra attraverso un attivismo colto pieno di compiacimento intellettuale. Così negli anni ‘20 la spettacolarità, montò nella trasversalità delle esperienze artistiche, affrontando di conseguenza nuove “congetture” intese come maniere differenziate di connettere le cose ed i soggetti.
Quando i problemi si fanno complessi ed una sola soluzione non è possibile allora si crea un'area di riflessione e di proposta che i matematici definiscono congettura. Questo assunto è fatto proprio da Alchimas. E' una fase evolutiva che spinge il pensiero ad una forma ulteriore innovando, ri-controllando tutto il mansionario, le procedure, i passi attraverso i quali si manifesta un evento di manipolazione dei simboli. Una routine che si mette in atto con potenza algoritmica!
3- Affinità e collineazioni
Diciamo che la geometria eclettica utilizza un operatore composto da un gruppo di persone variabile operante astrazioni. Si definiscono -utilizzando gli stilemi delle matematiche - un gruppo astratto. I componenti del gruppo intendono liberare gli oggetti geometrici dallo spazio ambiente in cui sono immersi per trovarne le proprietà intrinseche che li rendono “estetici”. In questo senso intendono le loro opere Metamatiche (modelli) di cui conoscono le storie parallele (arte - scienza) e sono più interessati alla loro enunciazione che realizzazione in quanto modelli.
L’operatore gruppale AL[CHI]mas+x=O si presenta in formula e sottende la propria provenienza nelle esperienze maturate negli anni ‘60 nell’Arte Cinetica e Programmata svolgimento obbligato delle esperienze cinetico-visuali delle Avanguardie confluite successivamente nella corrente di pensiero Neogestaltica.
L’operatore di astrazioni, contrariamente all’enunciato, ora, si cala nel concreto geometrico ecletticamente utilizzando i formalismi e le maniglie topologiche per appropriarsi prensilmente di oggetti che considera per consuetudine fisici solo per momentanea riduzione.
La geometria eclettica sostiene e fa propria un'intuizione fondamentale della matematica del '900, che riteneva che le leggi di composizione delle simmetrie di cui fa “recezione estetica” possono conoscersi indipendentemente dalla cognizione delle simmetrie stesse, di qui l’irriducibile superficialità degli enunciati.
L’operatore persegue da molto le formulazioni complesse del mondo geometrizzato, non dandosene cruccio anzi con fervore iniziatico con-templa con attenzione: Affinità e collineazioni > Similitudini, Isometrie e Congruenze > Omeomorfismo e Continuità ed infine Proiettività e Traslabilità delle forme e delle figure secondo il «programma di Erlangen» di Felix Klein. Da qui Alchimas deriva la propria eclettica geometria che adopera la proprietà commutativa del simmetrico. Da questo enunciato deriva che Tutte le componenti dell’operatore possono indagare sull’operare degli altri e trarne le conseguenze, senza l’accusa di plagio!
L’operatore gruppale utilizza il lessico matematico unico capace di enunciare una cosa elementare come un poligono inscritto in un cerchio: un gruppo diedrale di ordine 2n, ossia per i geometri eclettici ogni vissuto è diedrale, ha due facce e questa sua ambiguità metaforica concede il ribaltamento e la rotazione di qualsiasi forma e gli altri oggetti del mondo con disinvoltura, presentando costantemente il fianco cobordante alla critica.
Per darsi ragione geometrica di una struttura matematica l’operatore ritiene del tutto naturale analizzare le simmetrie dei vari raffinamenti di quella struttura, scomponendo la forma in parti minori; questo significa che si può ragionevolmente studiare un gruppo attraverso i suoi sottogruppi fino al non trovarli più!
Il risultato che l’operatore gruppale astratto provoca adottandosi è che la dimensione dello spazio non è definita in termini puramente insiemistici ma è più ricca, la topologia che l’operatore impiega con sussiego colloca il concetto di dimensione nel gruppo delle trasformazioni come gli omeomorfismi (funzioni biunivoche) continui. Ciò lo porta ad enunciare che i teoremi banali sulle superfici trattano di cose omeomorfe; ne risultano schiaccianti tautologie che permettono alla geometria eclettica di parlare in tutte le dimensioni mentre la teoria degli insiemi, la percettologia, la filosofia sono troppo povere per trattare da sole qualunque oggetto geometrico! (figuriamoci la Storia dell’Arte?)
Purtroppo se tutto ciò fosse ovvio non ci sarebbe bisogno di enunciarlo qui!
4- Praga, luogo deputato per il debutto
Alla Biennale d'Arte di Praga del 2009 Al[chi]mas+x=O si è presentata con un manifesto programmatico producendo non poche perplessità (forse anche dissenso di cui è rimasta traccia). In quell'occasione il documento espresse l’intenzione di dare continuità di azione alle supposizioni attraverso operazioni immaginarie che dovevano riportare all'origine il pensiero relativistico. Molti, infatti, erano stati i fisici che si erano impegnati ne1932, a Copenhagen, per dare risposta alle difficoltà teoriche in cui si dibatteva la grande unificazione della fisica di allora, perduranti ancor oggi, ed ai contrastanti esiti dell'applicazione di una meccanica quantistica agli oggetti reali (dell'arte).
Si è pensato di portare a pubblica conoscenza dopo le visite “domiciliari” preliminari, la famosa Valigia Blu (pigmento definito da Klein IKB) contenente i lavori di analisi; dopo alcune soste, essa procederà inevitabilmente verso Copenhagen in omaggio al luogo della sostenuta indeterminatezza comportamentale dei geometri eclettici. Il riferimento d'obbligo di tale contenitore (Valigia) è alla Boite Vert duchampiana e alla volontà intransitiva dell'operatore.
5- Nanotecnica, eccetera
I dispositivi e le prassi operative impongono all'operatore Al[chi]mas l'utilizzo di un lessico e di una successiva nomenclatura nanotecnologica per poter seguire e determinare gli automatismi impiegati.
Nelle opere “campione” presentate sotto la denominazione 'Congettura di Praga' sono stati messi in essere alcuni parametri definitori:
+ operatore di riferimento (AL, CHI, MAS, X),
+ elementi strutturali impiegati (3 figure diedro),
+ materiali e finitura (acciaio inox da 10/10 a 80/10),
+ misure standardizzate (cm 60 di lato),
+ esecuzione in tre esemplari.
+procedure impegnate all'elaboratore sono la vettorializzazione CAD/CAM – pantografatura laser/ 300x200/ 3000W – lavorazioni metalmeccaniche di supporto.
+ costo dell'opera è relazionato al tempo macchina, computato in ora (euro 600/ora).
Per quanto riguarda la Valigia Blu, quale contenitore itinerante di modelli, essa raccoglie (variabile) dai 20 ai 40 modelli ridotti (cm 16 x 16 x profondità variabile);
+ tiratura, a seconda delle difficoltà procedurali, può essere da +1 a -100 esemplari.
+denominazione del modello attraverso codice (COP, come Copenhagen, NT come interpretazione, lettera come riferimento, numero come progressione).
+attrezzature nanotecniche incentrate sull'elaboratore vedono come terminali frese laser CO2/ pantografi fresatori Alfa Delta Epsilon/ piegatrici e foratrici industriali.
+ programmi di interfaccia utilizzati sono vettorializzatori e modellatori solidi per la prototipazione rapida CAD/CAM.
+ materiali inerenti i modelli sono metacrilati e policarbonati, carta pressata, acciaio e leghe, lamellare di legno.