La Valigia Blu, che porta impresso all'esterno in carattere stencil la dicitura Expo immaginaria itinerante Valigia Blu, ha compiuto i seguenti percorsi immaginali dopo l'ideazione nel laboratorio mobile di Bolgheri e le prove prototipali Embtool di Padova: controllo visivo dell'operatore Alviani (Padova), contributo immaginale di Massironi (Vicenza), incontro con l'incognita Landi (Biella). A Mestre si tentata una ipotetica visione televisiva con Vanoni e la Galleria Orler, ma la serata non fu propizia all'apertura della valigia, che viaggii inutilmente. L'evento sostanziale avvenne a Copenhagen, ove le opere furono presentate al Bohr Institute, al Museo SMK, ed infine al Louisiana Museum. Il viaggio aereo ha portato la valigia a Parigi al Centre George Pompidou per una veloce performance. A Padova, poco tempo dopo, stata effettuata una installazione-anteprima per controllare i modelli presso la Galleria Daniele per il mancato rientro della stessa da Parigi. Un ultimo viaggio stato fatto in un luogo topico dell'arte, ai Giardini della Biennale di Venezia con una valigia "Grand Transparent". Presso la Galleria Daniele di Padova, con la Mostra Confronti Visivi, viene eseguita la prima presentazione italiana completa delle quattro Valigie. La valigia, nella versione in metallo Blu, contiene 20 opere alchimatiche ascrivibili all'operativo Alviani, Chiggio, Massironi e Landi con la presenza di due elaborazioni su temi di Biasi e Costa ed ancora progetti simbolici delle Nuove Tendenze secondo le ricerche espresse da Morellet, Anceschi, Apollonio. Dell'evento/performance di Ennio L. Chiggio presso i Musei di Copenhagen e il Centre Pompidou di Parigi stato realizzato un documentario. Anche dell'incontro di Biella stata girata della documentazione filmica disponibile in questo sito.