|
|
|
Un acrostico tende sempre a semplificare e memorizzare una complessione denominativa.
In AL[CHI]mas+X=O sono presenti tre nomi e un’incognita che ne fanno un polinomio, se uno dei termini è tra parentesi quadrata significa che agisce sugli altri e va risolto per primo in quanto attrattore, se l’altro termine è corsivo simbolicamente è una funzione, in più se vi è l’aggiunta di una incognita essa afferisce a qualsiasi altro elemento risolutore dell’equilibrio, dell’eguaglianza allo O inteso come insieme vuoto-pieno.
Le metafore sottese al gioco cabalistico-alchimatico sono: AL che è il radicale di al-gebra (Getulio Alviani), CHI lettera greca che allude alla trasposizione chiastica (Ennio L. Chiggio), mas,scritto in corsivo, che relaziona le funzioni in atto (Manfredo Massironi), mentre la X, da sempre segno di incognita occulta (Edoardo Landi), avoca altri soggetti Nove Tendencije (come Anonimi del XX secolo)! Essi sono: Gruppo T, GRAV, N, MID, Equipo 57, Mari, Munari, Graevenitz, Mavignier, Castellani, Manzoni, Christen, Bonalumi, Adrian, Gerstner, Phol, Picelj, Richter, Sutej, e altri ancora che in futuro verranno assimilati nelle procedure.
[...vai al saggio critico completo]
|
|
|
|
|
|
VALIGIA BLU IKB #1
Alchimas (G. Alviani, E.L. Chiggio, M. Massironi e E.Landi, supporto eidomatico A. Ziche)
2010
valigia di metallo contenente venti modelli alchimatici
plexiglas, ottone, acciaio
cm 44x34x17
|
La Valigia Blu IKB #1, che porta impresso all'esterno in carattere stencil la dicitura Expo immaginaria itinerante Valigia Blu, ha compiuto i seguenti percorsi immaginali dopo l'ideazione nel laboratorio mobile di Bolgheri e le prove prototipali Embtool di Padova: controllo visivo dell'operatore Alviani (Padova), contributo immaginale di Massironi (Vicenza), incontro con l'incognita Landi (Biella).
A Mestre si è tentata una ipotetica visione televisiva con Vanoni e la Galleria Orler, ma la serata non fu propizia all'apertura della valigia, che viaggii inutilmente.
L'evento sostanziale avvenne a Copenhagen, ove le opere furono presentate al Bohr Institute, al Museo SMK, ed infine al Louisiana Museum.
Il viaggio aereo ha portato la valigia a Parigi al Centre George Pompidou per una veloce performance.
A Padova, poco tempo dopo, stata effettuata una installazione-anteprima per controllare i modelli presso la Galleria Daniele per il mancato rientro della stessa da Parigi.
Un ultimo viaggio stato fatto in un luogo topico dell'arte, ai Giardini della Biennale di Venezia con una valigia "Grand Transparent".
Presso la Galleria Daniele di Padova, con la Mostra Confronti Visivi, viene eseguita la prima presentazione italiana completa delle quattro Valigie. La valigia, nella versione in metallo Blu, contiene 20 opere alchimatiche ascrivibili all'operativo Alviani, Chiggio, Massironi e Landi con la presenza di due elaborazioni su temi di Biasi e Costa ed ancora progetti simbolici delle Nuove Tendenze secondo le ricerche espresse da Morellet, Anceschi, Apollonio.
Dell'evento/performance di Ennio L. Chiggio presso i Musei di Copenhagen e il Centre Pompidou di Parigi sono stati realizzati dei documentari, così come dell'incontro di Biella; la documentazione filmica è disponibile nel sito di ALCHIMAS.
|
|
|
VALIGIA BLU #4
metacrilato blu
In occasione della presentazione a Venezia delle operazioni Alchimas si utilizzata una variante tutta trasparente in metacrilato Blu della ormai famosa valigia.
La trasparenza ha permesso al pubblico di partecipare all'evento osservando i contenuti dall'esterno.
All'interno sono ospitate opere pieghevoli e smontabili, un nastro flessibile topologico che esamina il tema dei ghirigori escogitato da Massironi, un cubo flessibile in tubetto di alluminio proveniente dal prototipo di Landi presentato all'esposizione Infodesign a Torino negli anni '70, una catena informale di elementi che si dispongono euristicamente nello spazio e una sequenza di solidi lamellari, esperimenti di taglio alle macchine laser di Alberta Ziche. Un elemento forato che appartiene alla esperienza infantile del "Mecano", utilizzato dai matematici polacchi per studiare movimenti cinetici nei poligoni flessibili l'opera pieghevole di Chiggio, mentre un anello formato da settori di cerchio l'oggetto che Alviani ricompone in tori specchiati complessi. Esiste anche in questo caso una ripresa cinematografica della valigia e dell'evento veneziano disponibile nel sito di ALCHIMAS.
|
|